21 ottobre 2024 – 09:45
Oggi, nel cuore della Città del Vaticano e a Torino, risuona la gioia e la devozione per la canonizzazione del fondatore delle Missioni della Consolata, il venerabile sacerdote nato a Castelnuovo Don Bosco nel lontano 1851. Papa Francesco ha elevato agli onori degli altari questo luminoso esempio di santità sociale piemontese, già beatificato nel lontano 1990 per decisione di Giovanni Paolo II.La figura di questo illustre Santo si lega indissolubilmente ad altri grandi protettori torinesi, come il Canonico Cafasso e il celebre san Giovanni Bosco. La sua vocazione missionaria lo portò a fondare un istituto dedicato alla diffusione della fede in ogni angolo del globo, partendo dal Santuario della Consolata che tanto amava.Le Missioni della Consolata rappresentano un faro di speranza e solidarietà in un mondo segnato dalla povertà materiale e spirituale. I missionari e le missionarie da lui ispirati continuano a portare avanti il suo nobile ideale con coraggio e dedizione, testimoniando la presenza divina anche nelle situazioni più difficili.Il cammino di Allamano non fu privo di ostacoli: la sua visione audace di formare un Istituto missionario venne spesso osteggiata dalle gerarchie ecclesiastiche che preferivano inviare denaro anziché uomini sul campo. Tuttavia, la sua determinazione e la sua fede incrollabile lo condussero alla realizzazione di questo grande progetto nel 1901.La prima spedizione verso il Kenya segnò l’inizio di una lunga serie di missioni che abbracciarono tutto il pianeta. Otto anni più tardi vide la luce anche l’ordine delle Suore Missionarie della Consolata, ampliando ulteriormente l’opera evangelizzatrice avviata da questo straordinario Santo.La Giornata Missionaria Mondiale, istituita nel 1927 da Pio XI su proposta del fondatore delle Missioni della Consolata, rappresenta oggi un momento speciale per riflettere sull’importanza della missione nella vita dei credenti e per rinnovare l’impegno a diffondere il Vangelo in ogni parte del mondo.
