L’ambiente domestico, oltre ad essere il luogo in cui si svolgono le vicende quotidiane delle famiglie, può purtroppo trasformarsi in un palcoscenico per atti criminali perpetrati da parenti, coniugi, partner e padri. Questi reati, noti come reati di genere, sono caratterizzati dalla presenza prevalente di donne tra le vittime. In particolare, i casi di maltrattamenti ai danni di familiari e conviventi nel 2023 hanno raggiunto la cifra di 25.260, registrando un aumento del 2,8% rispetto all’anno precedente. Parallelamente si osserva un significativo incremento degli atti persecutori, mentre le violenze sessuali hanno subito una leggera diminuzione nell’ultimo anno.I dati sopra riportati emergono dalla terza edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, elaborato con il supporto del Servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno. Questo studio mette in luce la complessità e la gravità dei fenomeni legati alla violenza domestica e alle dinamiche relazionali che possono degenerare in comportamenti illegali all’interno delle mura domestiche.La casa, luogo tradizionalmente associato alla protezione e al benessere familiare, diventa quindi anche lo scenario di abusi e violenze che minano la sicurezza e l’integrità delle persone coinvolte. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche, promuovendo una cultura del rispetto reciproco e dell’uguaglianza di genere per contrastare efficacemente tali fenomeni nefasti che minano il tessuto sociale.Le istituzioni devono impegnarsi a fornire risposte adeguate per prevenire e reprimere questi atti criminosi all’interno delle famiglie, garantendo protezione alle vittime e punendo severamente i responsabili. Solo attraverso un impegno congiunto tra istituzioni, società civile e singoli cittadini sarà possibile contrastare efficacemente la violenza domestica e creare un ambiente sicuro e rispettoso per tutti i membri della comunità.
Abusi e violenze domestiche: un’indagine sull’ambiente domestico e i reati di genere.
Date: