21 ottobre 2024 – 16:35
L’implementazione dell’intelligenza artificiale rappresenta una sfida cruciale per i territori montani come la Valle d’Aosta e l’intera regione alpina. Le sue potenzialità devono essere sfruttate in settori cruciali come il cambiamento climatico, i trasporti, il soccorso in montagna e la gestione delle risorse idriche. Queste tematiche richiedono un utilizzo attento dei dati e una visione condivisa che coinvolga non solo le singole regioni, ma anche lo Stato e l’Unione Europea, che ha già avviato regolamentazioni sull’intelligenza artificiale.Luciano Caveri, assessore all’innovazione della Regione Valle d’Aosta, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere attivamente le Regioni nella transizione digitale, considerandole come attori chiave per lo sviluppo dell’intelligenza digitale. La montagna rappresenta un ambiente estremo che richiede soluzioni specifiche, come ad esempio l’estensione della fibra ottica. Tuttavia, i tentativi di implementare la fibra ottica in queste zone non hanno avuto successo, evidenziando il rischio di un ritardo dell’Italia nell’adozione dell’intelligenza artificiale.Caveri ha anche evidenziato la necessità di affrontare le sfide legate alla protezione dei dati personali nel contesto dell’intelligenza artificiale. Progetti innovativi come la medicina predittiva, che si basa sull’analisi dei genomi per prevenire malattie e migliorare lo stile di vita, pongono interrogativi sulle normative europee e sulla necessità di evitare vincoli che possano limitare il pieno sviluppo di queste tecnologie.In conclusione, l’assessore ha messo in guardia dall’eccessiva regolamentazione che potrebbe ostacolare l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e ha sottolineato la necessità di un approccio olistico e collaborativo per massimizzare i benefici di questa tecnologia nei territori montani e oltre.