21 ottobre 2024 – 19:15
La procura ha richiesto la permanenza in carcere di San Vittore per entrambi gli imputati, escludendo la legittima difesa invocata dalla difesa. La giudice ha evidenziato la totale perdita di autocontrollo e l’eccessiva reazione nel tentativo di farsi giustizia da sé, non ammissibile nell’ordinamento giuridico. Si è verificato che il bar sia stato oggetto di diverse azioni predatorie nel corso dell’anno, generando rabbia e frustrazione nei due arrestati per il danno subito. Shu, 30 anni, e Liu, 49 anni, assistiti dall’avvocato Simone Ciro Giordano, non sono stati in grado di gestire le emozioni negative con lucidità e razionalità secondo la magistratura.Durante l’interrogatorio davanti alla giudice, Shu ha dichiarato di aver preso le forbici da un tavolo vicino alla porta per difendersi da eventuali aggressioni. Il complice Di Ronza ha lanciato un casco provocando paura a Shu che si sentiva minacciato. L’imputato ha colpito con le forbici il soggetto uscito dal bar per autodifesa. Successivamente, ha inseguìto Di Ronza per impedirgli di fuggire con refurtiva rubata e durante lo scontro fisico scaturito dalla situazione di tensione, ha continuato a difendersi colpendo il malvivente.La dinamica dell’omicidio è stata ripresa anche dalle telecamere esterne del bar confermando la versione dei fatti resa dagli imputati durante l’interrogatorio. La mancanza di controllo delle emozioni e l’eccessiva reazione agli eventi hanno portato a conseguenze tragiche che ora devono affrontare davanti alla legge.