“La sfida dell’assistenza sanitaria in Italia: investimenti in rallentamento e criticità crescenti”

Il contesto sanitario italiano è caratterizzato da appuntamenti fissati troppo in là nel tempo, visite mediche brevi che non permettono ai pazienti di esporre tutti i propri problemi e informazioni carenti. Il rapporto tra i cittadini e i medici di medicina generale o pediatri di libera scelta è sempre più problematico, come evidenziato dall’annuale Rapporto civico sulla salute presentato a Roma da Cittadinanzattiva. Le segnalazioni di disservizi sono triplicate in soli 5 anni, passando dal 5,4% nel 2018 al 14,2% nel 2023.La situazione non migliora neanche per gli altri servizi presenti sul territorio. Gli investimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e alla riforma dell’assistenza territoriale stentano a dare frutti positivi, nonostante si registri un certo progresso nella loro implementazione. Ad aprile 2024, l’86% dei progetti relativi alle Case della Comunità ha concluso la fase contrattuale, mentre le Centrali Operative Territoriali hanno raggiunto percentuali vicine al 100%. La situazione degli Ospedali di Comunità è più variegata, con valori che vanno dal 70% al 100%, ma con alcune Regioni nettamente indietro: la Calabria al 45%, la Provincia Autonoma di Trento al 33% e quella di Bolzano addirittura ferma al 0%.In questo quadro complesso emerge la necessità urgente di migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari sul territorio e rafforzare il dialogo tra cittadini e operatori sanitari per garantire una maggiore qualità nell’assistenza fornita. La trasparenza delle informazioni e una maggiore efficienza nell’erogazione dei servizi sono fondamentali per rispondere alle esigenze della popolazione e ridurre le criticità attualmente presenti nel sistema sanitario nazionale.