La transizione verso veicoli elettrici entro il 2035 rappresenta una svolta storica per l’Unione Europea. Teresa Ribera, figura di spicco delle politiche ambientali dell’UE e vicepresidente designata della Commissione Europea, ha sottolineato che questa decisione non solo favorirà la sostenibilità ambientale, ma offrirà anche maggiore certezza agli investitori e ai produttori del settore automobilistico. Tuttavia, le reazioni non si sono fatte attendere: alcuni esponenti politici hanno definito questo piano come un’iniziativa “comunista”, sollevando preoccupazioni sulle conseguenze economiche e sociali che potrebbe comportare. Il Partito Democratico è chiamato a esprimere il proprio parere su questa direttiva, mentre figure di spicco come Schlein e Conte dovranno affrontare il difficile compito di comunicare la necessità di queste misure a migliaia di lavoratori che potrebbero essere coinvolti nel cambiamento.Inoltre, a Bruxelles si profila uno scontro politico tra i Patrioti e la Lega riguardo alla votazione su questa proposta: secondo il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, i membri del partito non sosterranno mai un progetto che considerano “folle”. Tuttavia, è evidente che la transizione verso veicoli più ecologici è ormai inevitabile e rappresenta una sfida cruciale per il futuro dell’Europa in termini di mobilità sostenibile e riduzione delle emissioni inquinanti.
La transizione verso veicoli elettrici entro il 2035: una svolta storica per l’UE
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