La situazione nel nord di Gaza è descritta come una catastrofe senza precedenti. Il dottor Mohammed Obeid, chirurgo ortopedico di Medici senza frontiere (Msf), testimonia la drammaticità degli eventi all’ospedale Kamal Adwan, dove i feriti si accumulano in modo impressionante. I bombardamenti non accennano a diminuire, con l’artiglieria e gli aerei che continuano a colpire indiscriminatamente. L’ospedale stesso è stato preso di mira, trasformando la struttura sanitaria in un luogo di disperazione e morte.Le parole del dottor Obeid sono cariche di angoscia e impotenza di fronte alla devastazione che si sta consumando sotto i loro occhi. La mancanza di attrezzature mediche adeguate rende impossibile assistere tutti i feriti, mentre le ambulanze non riescono a muoversi liberamente per soccorrere le vittime sul campo. La sofferenza e il caos regnano sovrani all’interno dell’ospedale, con un numero crescente di morti e feriti che supera ogni capacità di intervento.La richiesta disperata del personale medico è quella di porre fine all’assedio nel nord di Gaza, una pratica che sta causando la morte di un numero sempre maggiore di persone innocenti. La speranza sembra svanire tra le macerie e il dolore, mentre i medici faticano ad andare avanti tra le difficoltà e le perdite umane. È un appello urgente rivolto ai Paesi vicini affinché intervengano per porre fine a questa tragedia senza fine, prima che sia troppo tardi per salvare vite umane innocenti.
La tragedia senza fine nel nord di Gaza: l’appello disperato del dottor Obeid di Msf
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