“Chiambretti: tra Aosta e il Tevere, la sua autentica essenza”

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23 ottobre 2024 – 17:01

Il noto personaggio valdostano Piero Chiambretti, ospite ieri dell’evento organizzato da La Stampa, ha affascinato il pubblico con la sua eloquenza e profonda riflessione sulle proprie radici. Con garbo e ironia, ha raccontato di come la sua nascita ad Aosta sia stata quasi un evento casuale, ma carico di significato. “La mia venuta al mondo è stata un po’ drammatica,” ha esordito Chiambretti, sottolineando l’importanza della sua città natale nonostante le sue scarse radici valdostane. Ricordando con affetto il suo legame con Aosta, Chiambretti ha condiviso un tenero ricordo d’infanzia: una fotografia che lo ritrae a tre anni e mezzo, alto quanto è oggi, con un cappottino e un piccione posato sulla testa. Questa immagine simbolica rappresenta per lui la vera essenza della Valle d’Aosta, nonostante abbia vissuto esperienze significative a Valtournenche e Breuil-Cervinia.Appassionato sostenitore del Toro, Chiambretti ha scherzato sulle performance della squadra e sui progetti futuri che lo vedrebbero impegnato in un programma televisivo sul fiume Tevere. Desideroso di raccontare l’Italia in modo originale e provocatorio, il presentatore si propone di navigare sul Tevere per 20 minuti da un punto A a un punto B in compagnia di personaggi politici o mediatici.Apprezzando la tranquillità e l’autenticità di Aosta rispetto alla frenesia del mondo dello spettacolo televisivo, Chiambretti ha sottolineato l’importanza di ritornare alle proprie radici per riscoprire valori genuini. Nonostante la sua lunga esperienza nel mondo dello showbiz, il presentatore riconosce che Aosta rappresenta per lui un rifugio dal caos della televisione.Concludendo il suo intervento all’evento de La Stampa, Chiambretti ha espresso gratitudine per l’accoglienza ricevuta e per l’opportunità di rivedere la sua amata città natale. Un mix irresistibile di umorismo, nostalgia e profonda connessione con le proprie origini hanno reso l’intervento del valdostano anomalo una testimonianza autentica della bellezza e complessità delle identità regionali in Italia.

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