Gli attacchi israeliani hanno causato devastazione e terrore nel sobborgo di Laylaki a Beirut, con un complesso residenziale ridotto in cenere e un vasto incendio che ha distrutto tutto ciò che incontrava sul suo cammino. I media libanesi hanno riportato che ben 6 edifici sono stati rasi al suolo durante questi raid, definiti i più violenti dall’inizio del conflitto tra Israele e Hezbollah il mese precedente.L’agenzia di stampa Ani ha confermato che l’Idf ha condotto finora 10 raid nella periferia meridionale, considerata la roccaforte del movimento sciita. Questi attacchi hanno scosso profondamente la comunità locale e alimentato ulteriormente le tensioni già esistenti nella regione.Anche la tv filo-iraniana Al-Mayadeen, nota per la sua vicinanza a Hezbollah, ha denunciato un attacco israeliano contro uno dei suoi uffici situato nel sud di Beirut. L’edificio, una struttura multi-piano, era stato evacuato in precedenza in previsione di possibili azioni ostili. Questo ennesimo episodio di violenza evidenzia la fragilità della situazione e il costante rischio di escalation nel conflitto tra le due fazioni in lotta per il controllo del territorio.La popolazione civile è stata duramente colpita da queste azioni belliche, costretta a vivere nell’incertezza e nella paura costante di nuovi attacchi. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per porre fine a questa spirale di violenza e trovare una soluzione diplomatica che possa garantire pace e stabilità nella regione martoriata dalla guerra.
Attacchi israeliani devastano sobborgo di Laylaki a Beirut: 6 edifici rasi al suolo, tensioni in aumento. Popolazione civile in pericolo, necessario intervento internazionale per pace e stabilità.
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