Disuguaglianze di genere nel sistema pensionistico italiano: dati e riflessioni

Il sistema pensionistico italiano, al termine del 2023, registra un totale di 22.919.888 prestazioni con un ammontare complessivo annuo di 347.032 milioni di euro, come riportato dall’Inps nell’Osservatorio sulle prestazioni pensionistiche e sui beneficiari. Rispetto al 2022, si osserva un aumento dell’0,6% nel numero di prestazioni e una crescita del 7,7% nell’importo annuo complessivo, principalmente dovuto al recupero dell’inflazione.Il numero dei pensionati ammonta a 16.230.157 (+0,6%), con un reddito medio da pensione pari a 21.382 euro all’anno. Emergono differenze significative tra i generi: gli uomini percependo in media un reddito annuo del 35% superiore rispetto alle donne (24.671 euro contro 18.291 euro). Questi dati evidenziano la persistenza delle disuguaglianze di genere anche nel settore previdenziale.È importante considerare l’impatto che tali disparità possono avere sulle condizioni economiche e sociali degli individui coinvolti, sottolineando la necessità di politiche mirate per promuovere l’equità e garantire una maggiore parità retributiva tra uomini e donne anche in ambito pensionistico.La riflessione su questi dati apre spazi di discussione sulla sostenibilità del sistema pensionistico italiano nel lungo periodo e sull’importanza di adottare misure volte a garantire una distribuzione più equa delle risorse previdenziali, favorendo così una maggiore coesione sociale e un benessere diffuso all’interno della società italiana.