25 ottobre 2024 – 11:35
La procura di Macerata ha concluso le fase investigativa riguardante il furto avvenuto nel 2013 del dipinto risalente al 600, trafugato dal castello di Buriasco in Piemonte. Secondo gli inquirenti, l’ex sottosegretario avrebbe commissionato l’aggiunta di una torcia nell’angolo in alto a sinistra del quadro, ritenuto autentico dagli esperti. La prova schiacciante è stata fornita dalla perizia tecnica e dalla completa ammissione dello stesso falsario. Inoltre, durante le indagini è stato rinvenuto un tubetto di tempera ad olio acquistato presso il celebre colorificio Poggi in via del Gesù, situato a breve distanza dal Collegio Romano frequentato dal sottosegretario.Vittorio Sgarbi ha sempre strenuamente sostenuto di aver ritrovato il dipinto integro nella soffitta della sua residenza nella provincia di Viterbo. Tuttavia, la confessione di Pasquale Frongia, conosciuto come Lino, pittore e copista nonché grande amico dell’ex politico, ha completamente mutato la narrazione dei fatti. Il critico d’arte ha nuovamente respinto le accuse mosse nei suoi confronti, definendole prive di fondamento e continuando a negare qualsiasi coinvolgimento nell’illecito.
