“È Figlio”: uno spettacolo contro i femminicidi e per la sensibilizzazione sociale.

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19 ottobre 2024 – 19:13

Tre donne straordinarie, Daniela Poggi, Mariella Nava e Stefania Porrino, si uniscono per creare uno spettacolo che affronta in modo audace e provocatorio il tema dei femminicidi. Queste tre artiste eclettiche – un’attrice, una musicista e una regista e scrittrice – si ribellano alla normalizzazione della violenza contro le donne nella società contemporanea. Esse si pongono domande profonde sulle radici di questo fenomeno aberrante e su come possano contribuire a prevenirlo ed educare le generazioni future.”È Figlio, non sei più giglio”, lo spettacolo che ha debuttato con successo la scorsa stagione, ritorna sul palcoscenico dal 20 ottobre in una tournée che toccherà diverse città italiane fino a marzo. La Presidente della commissione femminicidi, l’onorevole Martina Semenzato, ha scelto questo spettacolo per essere rappresentato alla Camera dei deputati il 30 ottobre, riconoscendo il suo impatto sociale e culturale.I dati recenti mostrano una leggera diminuzione dei casi di femminicidio nei primi sei mesi del 2024 rispetto all’anno precedente, ma resta ancora molto da fare per eradicare questa piaga dalla nostra società. “È Figlio” prende ispirazione dal “Pianto della Madonna” di Jacopone da Todi e mette in scena un confronto intenso tra due madri: una madre di un femminicida e l’altra madre di un giovane apparentemente normale.Attraverso la musica e la prosa, lo spettacolo esplora le complesse dinamiche familiari e sociali che possono portare alla tragedia del femminicidio. Una delle madri interpella l’altra con una domanda sconvolgente: “Hai mai guardato veramente tuo figlio negli occhi?”. Questo interrogativo pungente invita a riflettere sulla responsabilità individuale nell’educare i propri figli al rispetto reciproco e alla consapevolezza delle proprie azioni.In un mondo dove sembra mancare sempre di più la capacità di riconoscere l’umanità dell’altro, “È Figlio” solleva interrogativi cruciali sulla natura umana e sulla necessità urgente di promuovere valori di empatia e comprensione. La speranza è che attraverso opere artistiche come questa si possa sensibilizzare il pubblico sull’importanza di combattere ogni forma di violenza di genere affinché non si debba più assistere a tragici episodi di femminicidio.

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