Il più grande polo italiano nel settore agroalimentare: fusione tra GranTerre e Parmacotto per un fatturato di 1,5 miliardi entro 5 anni

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L’accordo tra gli azionisti del gruppo Granterre di Modena e quelli della rinomata azienda parmigiana Parmacotto rappresenta un importante passo verso la creazione del più grande polo italiano nel settore dei salumi, piatti pronti e prosciutti cotti di marca. L’obiettivo ambizioso è quello di raggiungere un fatturato superiore a 1,5 miliardi entro i prossimi cinque anni, consolidando così la posizione di leadership nel mercato agroalimentare nazionale.Secondo quanto comunicato in una nota congiunta, GranTerre, che detiene il controllo dei Salumifici GranTerre, e AZ, società finanziaria della Famiglia Zaccanti proprietaria di Parmacotto, hanno sottoscritto un accordo per l’integrazione tra le due realtà. L’operazione prevede il trasferimento dell’intera partecipazione di Parmacotto ai Salumifici GranTerre, dando vita a una sinergia strategica che mira a valorizzare le competenze e le risorse delle due aziende per ottenere vantaggi competitivi sul mercato.La fusione tra GranTerre e Parmacotto non solo consentirà di ampliare l’offerta produttiva e rafforzare la presenza sul territorio nazionale, ma anche di esplorare nuove opportunità di sviluppo a livello internazionale. Grazie alla complementarietà delle attività e alla condivisione di valori imprenditoriali solidi, le due realtà intendono creare un polo d’eccellenza capace di anticipare le tendenze del mercato e soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori sempre più attenti alla qualità e all’origine dei prodotti alimentari.In un contesto economico in continua evoluzione e caratterizzato da una crescente globalizzazione dei mercati, l’unione tra GranTerre e Parmacotto si configura come una mossa strategica volta a consolidare la posizione competitiva delle due aziende nel panorama agroalimentare italiano. Attraverso investimenti mirati in innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo, nonché nella valorizzazione delle tradizioni gastronomiche locali, il nuovo polo industriale si propone come punto di riferimento per l’eccellenza enogastronomica made in Italy.

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