L’ampliamento della Zona Economica Speciale (Zes) alle regioni Marche e Umbria rappresenta un’opportunità strategica di rinnovamento per il tessuto imprenditoriale del centro Italia, ma la sua reale efficacia dipende da un’implementazione attenta e mirata.
Simone Giglietti, presidente della CNA Macerata, sottolinea come questa estensione, accompagnata da un pacchetto di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative, possa stimolare la crescita economica e l’occupazione, come suggerito da analisi preliminari che prevedono un incremento del Prodotto Interno Lordo tra il 2% e il 2,5% nelle Marche e un aumento dell’occupazione intorno al 5%.
Tuttavia, questi risultati positivi non sono garantiti e richiedono un’azione concreta per superare le criticità esistenti.
Un punto cruciale riguarda la flessibilità delle soglie di investimento.
L’attuale minimo di 200.000 euro, percepito come un ostacolo significativo per le micro e piccole imprese, necessita di una revisione.
Si propone di ridurre l’importo minimo e, ancor più importante, di modularlo in base alla dimensione e al tipo di impresa, consentendo l’accesso a investimenti strategici anche con risorse inferiori.
Questa modifica permetterebbe di includere nella Zes un numero maggiore di realtà imprenditoriali, spesso motore di innovazione e occupazione locale.
Parallelamente, è fondamentale affrontare le problematiche legate all’accesso al credito d’imposta.
L’attuale sistema, sebbene utile, tende a favorire le imprese già in una solida posizione finanziaria, penalizzando quelle che versano in difficoltà e che proprio in questi momenti avrebbero più bisogno di sostegno.
Per ovviare a questa distorsione, si raccomanda un allungamento della finestra temporale di utilizzo del credito e l’introduzione di misure complementari dedicate alle imprese in sofferenza, che potrebbero includere garanzie pubbliche o forme di finanziamento agevolato.
La CNA Macerata insiste sulla necessità di risorse dedicate e aggiuntive per la Zes, garantendo un’accessibilità equa agli incentivi senza penalizzare altri territori.
L’obiettivo è che la Zes diventi un vero e proprio volano di sviluppo per l’intero territorio marchigiano, senza creare disparità o divisioni tra i comuni.
Un’estensione completa a tutti i comuni delle Marche è essenziale per massimizzare l’impatto positivo della Zes e promuovere uno sviluppo territoriale equilibrato.
La Confederazione si rende disponibile a collaborare attivamente con le istituzioni per la definizione di un quadro normativo e operativo che risponda alle esigenze concrete delle piccole e medie imprese, contribuendo a creare un ambiente favorevole alla crescita, all’innovazione e all’occupazione.
L’impegno è quello di trasformare questa opportunità in un motore di prosperità condivisa per l’intero territorio.