La notizia del fermo del fidanzato 15enne di Aurora, la ragazza di 13 anni precipitata dall’ottavo piano a Piacenza, ha portato un senso di sollievo alla famiglia della vittima. L’avvocata Lorenza Dordoni, che assiste la madre della giovane deceduta, ha raccontato che la madre si è sentita sollevata nel vedere il ragazzo fermato. La sorella maggiore di Aurora aveva precedentemente espresso dubbi sul fatto che si trattasse di suicidio o incidente.In attesa dei risultati dell’autopsia, è emerso che il corpo di Aurora presentava un grave trauma cranico. Questo elemento dovrà essere analizzato per capire se sia stato causato dalla caduta o da eventuali traumi precedenti. L’esame è stato condotto a Pavia dal medico legale Giovanni Cecchetto, designato dalla Procura per i minorenni di Bologna.Nel frattempo emergono ulteriori elementi e testimonianze che sono oggetto di indagine da parte delle autorità competenti. Una minorenne ha contattato la famiglia di Aurora raccontando di aver assistito a una scena sospetta in strada alcune settimane prima dell’accaduto. Questo episodio potrebbe essere collegato al video girato alla stazione dei bus in cui il fidanzato picchiava e insultava la ragazza, salvata da altre coetanee.La testimonianza della ragazza è stata trasmessa alle forze dell’ordine per ulteriori accertamenti. La situazione si fa sempre più complessa con l’emergere di nuovi dettagli e prove che potrebbero far luce sulla tragica vicenda legata alla morte di Aurora.
La tragedia di Aurora a Piacenza: nuovi dettagli emergono sull’incidente mortale
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