29 ottobre 2024 – 18:16
La decisione del Tar del Piemonte di eliminare l’obbligo del tentativo obbligatorio di conciliazione con le compagnie aeree per i passeggeri che lamentano ritardi o cancellazioni di voli rappresenta una svolta significativa nella tutela dei consumatori. Questa sentenza, che è stata emessa in risposta al ricorso presentato da una famiglia che aveva subito l’annullamento del volo Verona-Bari poco prima del decollo, è stata accolta positivamente dagli avvocati che hanno assistito i ricorrenti.Il caso riguardava un uomo che lavorava a Verona e che doveva recarsi a Lucera, in provincia di Foggia, per raggiungere la sua famiglia. Tuttavia, il volo programmato è stato cancellato pochi minuti prima della partenza, costringendo l’uomo a presentare un ricorso al vettore per ottenere il rimborso del biglietto e un’indennità pecuniaria di 250 euro. Nonostante la richiesta fosse legittima, la compagnia aerea ha ignorato la domanda in base alla normativa dell’Autorità di regolazione dei trasporti che imponeva un tentativo obbligatorio di conciliazione prima di intraprendere azioni legali.Questa procedura era considerata complessa e dispendiosa dagli avvocati dei passeggeri, poiché poteva scoraggiare facilmente i cittadini nell’esercizio dei propri diritti. I giudici del Tar del Piemonte hanno riconosciuto il rischio che i passeggeri non assistiti legalmente potessero desistere dalla tutela dei propri diritti davanti alle compagnie aeree ben rappresentate da legali durante la fase conciliativa.Di conseguenza, l’obbligo del tentativo obbligatorio di conciliazione è stato ritenuto non solo un ostacolo all’esercizio dei diritti previsti dalla normativa comunitaria ma anche una limitazione all’accesso alla tutela giurisdizionale per i passeggeri. I giudici piemontesi hanno pertanto annullato parte della delibera dell’Autorità dei trasporti che imponeva questo passaggio obbligatorio prima di poter proporre ricorso in sede giurisdizionale in caso di negato imbarco, cancellazione o ritardo prolungato del volo.Questa decisione rappresenta una vittoria significativa per i consumatori e garantisce loro maggiore accesso alla giustizia senza dover affrontare procedure onerose e complesse.