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venerdì 24 Ottobre 2025

Nutrizione ed Epigenetica: La Dieta Modula i Nostri Geni

L’alimentazione trascende la semplice nutrizione: si configura come un potente strumento di dialogo con il nostro patrimonio genetico, un’interazione complessa che modula l’espressione dei geni e ne influenza profondamente il corso dell’invecchiamento e la resilienza alle malattie croniche.
Questo concetto, sempre più supportato da rigorose evidenze scientifiche, emerge da un’ampia ricerca internazionale pubblicata su *Advances in Nutrition*, guidata da Sofia Pavanello, esperta dell’Università di Padova, e focalizzata sull’intricato rapporto tra nutrizione e epigenetica.

L’epigenetica, in sostanza, non altera la sequenza del DNA, ma ne controlla l’espressione, determinando quali geni vengono attivati o disattivati in risposta a stimoli ambientali, comportamentali e, in particolare, nutrizionali.

Lo studio svela come una miriade di composti bioattivi, naturalmente presenti in alimenti che compongono la dieta quotidiana – dal tè verde alle verdure crocifere come i broccoli, dalla curcuma al vino rosso (consumato con moderazione) fino ai derivati della soia – siano in grado di indurre modificazioni epigenetiche reversibili.

Queste modificazioni, agendo come veri e propri “interruttori” dell’espressione genica, hanno un impatto diretto sulla riduzione dell’infiammazione sistemica, sul potenziamento delle difese antiossidanti e, in ultima analisi, sul mantenimento di un’età biologica più giovane e vitale.
L’articolo “A Systematic Review of Food-Derived DNA Methyltransferase Modulators: Mechanistic Insights and Perspectives for Healthy Aging” esamina sistematicamente oltre cento studi, sperimentali e clinici, che documentano l’azione modulatrice di nutrienti specifici sull’attività delle DNA metiltransferasi (DNMT), enzimi cruciali nei processi di metilazione del DNA.
Queste modificazioni epigenetiche, orchestrate dalle DNMT, influenzano l’attivazione o la disattivazione dei geni, determinando la risposta dell’organismo a stress ambientali, infiammazione e i processi intrinseci dell’invecchiamento.

Polifenoli, isotiocianati, folati, catechine e curcumina si rivelano protagonisti di questa complessa danza biochimica.

La ricerca, inserita nel progetto Epifood del BioAgingLab dell’Università di Padova, rappresenta un passo avanti verso la comprensione di come la dieta possa essere strategicamente utilizzata per prevenire o mitigare i meccanismi biologici che conducono all’invecchiamento patologico e alle malattie croniche.
Questa prospettiva apre la strada a un approccio nutrizionale sempre più personalizzato, basato su dati scientifici rigorosi e mirato a ottimizzare la salute individuale.
Un’ulteriore estensione di questo lavoro si connette con il programma Asi Space Food, volto a sviluppare alimenti funzionali per gli astronauti.
La sfida di garantire la salute e la performance di individui esposti a condizioni estreme, come quelle riscontrate nello spazio (radiazioni cosmiche, microgravità, isolamento), richiede alimenti in grado di contrastare lo stress ossidativo, l’infiammazione e l’invecchiamento accelerato.
In questo contesto, la nutrizione epigenetica si presenta come un’arma preziosa per preservare la salute e prolungare la vita in ambienti altrimenti ostili, aprendo nuove frontiere per la scienza e l’esplorazione spaziale.

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