Clima mite e tensioni geopolitiche influenzano i mercati energetici europei

Date:

01 novembre 2024 – 19:32

L’autunno si fa desiderare, mentre il caldo persiste in modo quasi insolito per la stagione. Le previsioni indicano che il clima mite e secco continuerà a regnare per diverse settimane ancora, influenzando positivamente i flussi di transito e determinando un ribasso delle quotazioni del gas in Europa, che sono scese fino a 38,3 euro al megawattora, toccando minimi mensili. Diversa è stata l’evoluzione dei prezzi del petrolio, con un repentino aumento nelle ultime ore: il brent ha superato i 75 dollari al barile, mentre il wti a New York ha raggiunto quota 70 dollari. Questo incremento è stato causato dalle tensioni rinnovate in Medio Oriente, con l’Iran che ha minacciato una risposta decisa agli attacchi subiti da Israele la settimana scorsa.Le condizioni climatiche attuali potrebbero portare ad una diminuzione della domanda di riscaldamento nei prossimi giorni, contribuendo così a mantenere elevate le scorte di gas naturale: in Italia, ad esempio, gli stoccaggi sono al 98,5%. Nel frattempo, buone notizie arrivano dall’Europa riguardo ai flussi di transito: sembra che Ungheria e Slovacchia siano vicine a raggiungere un accordo con l’Azerbaigian per garantire forniture continue una volta che l’intesa di transito tra Russia e Ucraina giungerà alla scadenza alla fine dell’anno.

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