In una missiva indirizzata al forum “Cambio di paradigma” in corso a Napoli, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni esprime profonda gratitudine all’Advisory Board, riconoscendone l’analisi tecnica che evidenzia un profondo mutamento di prospettiva a livello nazionale.
Questo cambiamento, sostenuto dal Governo, ha contribuito a riposizionare il Sud Italia da regione marginale a motore propulsivo dell’economia nazionale, un’inversione di tendenza di portata storica.
Il discorso della Presidente, letto dal direttore de Il Mattino, Roberto Napoletano, ripercorre le scelte programmatiche che hanno guidato l’azione di governo negli ultimi tre anni.
L’approccio è stato fin dall’inizio chiaro: promuovere il protagonismo e l’orgoglio del Sud, offrendo alle imprese e ai lavoratori locali pari opportunità rispetto al resto del Paese.
Si è trattato di una rottura netta con le politiche assistenziali del passato, giudicate inefficaci e dannose, a favore di un modello basato su investimenti mirati, sviluppo del capitale umano, promozione dell’innovazione e valorizzazione del merito.
Un elemento cardine di questa strategia è stata l’audace introduzione della Zona Economica Speciale Unica (ZESU), un istituto che ha stimolato un giro d’affari considerevole, stimato in quasi 27 miliardi di euro, e ha rafforzato l’attrattività dei territori meridionali per gli investimenti.
L’esperienza positiva della ZESU ha spinto il Governo ad estenderne i benefici anche ad altre aree strategiche del Paese, come le Marche e l’Umbria, testimoniando una visione unitaria dello sviluppo nazionale.
Per garantire la continuità e l’efficacia di questo strumento, è stato confermato un importante credito d’imposta, con uno stanziamento di oltre 2,3 miliardi di euro previsto per il 2026 e un impegno triennale.
Parallelamente, si è proceduto a una riorganizzazione del Fondo di Sviluppo e Coesione, concentrando l’80% delle risorse nelle Regioni del Mezzogiorno, e alla creazione degli Accordi di Coesione, un innovativo strumento finanziario dedicato a progetti strategici, con meccanismi rigorosi per superare eventuali ritardi e inadempienze, inclusi poteri sostitutivi.
In un solo anno, questi accordi sono stati siglati con tutte le Regioni e le Province autonome, attivando oltre 45 miliardi di euro di investimenti.
Questo rappresenta un passaggio cruciale: dal vuoto dei programmi del passato a interventi concreti e strutturali a beneficio delle imprese, delle infrastrutture e dei servizi offerti ai cittadini.
La visione complessiva del Governo Meloni si configura quindi come un progetto di riscatto del Sud, non solo in termini economici, ma anche come espressione di una nuova narrazione sull’identità e il potenziale del Paese.