L’eco di giudizi superficiali, una volta lanciati con leggerezza, può rivelarsi un boomerang per chi li pronuncia.
Silvia Salis, con un’amara ironia, rievoca un passato recente in cui apprezzamenti di circostanza, provenienti da schieramenti politici ormai distanti, si sono dimostrati tutt’altro che benigni.
La memoria di quel “carina ma inesperta” aleggia, un monito sulla fragilità delle etichette e sulla potenza corrosiva della contraddizione.
Le parole di Clemente Mastella, che descrivevano la sindaca di Genova come “una bella donna, una donna intelligente” in un contesto di possibile leadership per il campo largo, hanno innescato una reazione inaspettata.
Piuttosto che un confronto diretto, Salis ha optato per una risposta evasiva, una scelta strategica che rivela più di quanto non esprima esplicitamente.
“Non ho niente da rispondere,” afferma con distacco, un gesto che sottolinea la distanza tra l’immagine pubblica costruita e le percezioni altrui.
La sua risposta è un’affermazione di identità autonoma, una rivendicazione di una storia professionale che parla da sé.
Non si definisce attraverso le proiezioni esterne, ma attraverso il percorso compiuto: sindaca di Genova, atleta lanciatrice del martello, vicepresidente vicario del CONI.
Un curriculum vitae che testimonia impegno, competenza e determinazione, elementi che trascendono la mera apparenza o le speculazioni politiche.
La sua dichiarazione non è solo un rifiuto di commentare, ma un invito a riconoscere la complessità della sua figura.
È un atto di resistenza contro la semplificazione, contro la tendenza a ridurre le persone a stereotipi o a etichette preconcette.
È una riflessione sulla natura effimera dei giudizi e sulla necessità di giudicare le persone in base alle loro azioni e ai risultati ottenuti, piuttosto che in base a criteri superficiali o a valutazioni di circostanza.
Il suo passato, a suo dire, è “abbastanza sotto gli occhi di tutti”, un invito all’osservazione attenta e alla comprensione profonda, in contrapposizione alla frettolosa etichettatura.







