06 novembre 2024 – 09:45
La lotta contro la violenza di genere è un impegno fondamentale che coinvolge tutte le sfere della società. I dati forniti dalla Questura di Torino durante la conferenza del 25 novembre rivelano una situazione allarmante: nei due anni precedenti sono stati registrati 1.936 reati legati alla violenza di genere, con un lieve calo rispetto al biennio precedente. Tuttavia, se si amplia l’orizzonte temporale a quattro anni, emerge un preoccupante aumento del 7,56%. Le storie di abusi e maltrattamenti all’interno delle famiglie sono drammatiche e richiedono interventi immediati ed efficaci.I maltrattamenti contro familiari e conviventi rappresentano il reato più diffuso, con 957 casi segnalati nell’ultimo anno. Gli atti persecutori e lo stalking continuano a destare preoccupazione, con 686 casi registrati nel periodo considerato. Le violenze sessuali, purtroppo in crescita dell’1,38%, rappresentano un ulteriore motivo di allarme.In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituzioni e associazioni si sono mobilitate per sensibilizzare la cittadinanza su questo tema cruciale. Eventi come “Voci di coraggio” rivolti agli studenti delle scuole superiori e la corsa “We run for Women” dimostrano l’impegno concreto nella lotta contro i femminicidi e le forme di violenza nei confronti delle donne.Anna Maria Zucca, presidente dei centri antiviolenza Emma, sottolinea l’importanza di contrastare la violenza contro le donne e i minori con ogni mezzo possibile. Il femminicidio rappresenta una forma estrema di violenza che lascia cicatrici profonde non solo sulle vittime dirette ma anche sui figli coinvolti. È fondamentale offrire sostegno psicologico e fisico a coloro che hanno subito abusi, restituendo loro dignità e benessere.La sfida contro la violenza di genere richiede un impegno costante da parte di tutta la società: istituzioni, associazioni e singoli cittadini devono unire le forze per creare un ambiente sicuro e rispettoso per tutti. Solo attraverso una cultura del rispetto e dell’inclusione possiamo sperare di debellare definitivamente questa piaga sociale.