Il decreto Cultura pronto per il Consiglio dei ministri entro novembre: Giuli annuncia fondi per biblioteche e editoria. Visita in Puglia e progetti per musei e teatri. Polemiche su “defranceschinizzare la cultura” e linguaggio “Giuliese”. Cambiamenti nel Gabinetto ministeriale e tavolo con i sindacati sul settore culturale. Hackeraggio del sistema informatico relativo al tax credit.

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Il decreto Cultura è pronto per essere presentato al Consiglio dei ministri entro novembre, come annunciato dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, durante il suo intervento al palco dell’evento ‘Prima le idee, ritorno al futuro’, organizzato dal gruppo alla Camera dei deputati di Fratelli d’Italia. Questo provvedimento si propone di sbloccare una serie di fondi al fine di fornire risposte concrete alle esigenze culturali del paese, contrastando le mere chiacchiere con azioni tangibili. Tra le iniziative previste vi sono ad esempio l’allocazione di 30 milioni di euro per potenziare le biblioteche e sostenere il settore editoriale, con una particolare attenzione rivolta al Mezzogiorno.Durante un’intervista condotta da Pietro Senaldi, condirettore di Libero Quotidiano, Giuli ha parlato anche della Puglia, regione dove si trova per la prima volta in qualità di ministro. Si è detto “contento” di essere ad Andria e ha sottolineato l’importanza della presenza di un teatro nella città. In precedenza ha visitato Canosa di Puglia, definita un modello virtuoso di internazionalizzazione, per discutere del progetto del museo archeologico nazionale che dovrebbe trovare sede nella nuova struttura scolastica cittadina. Riguardo a Castel del Monte, Giuli ha evidenziato la necessità di migliorarne la manutenzione e ha dichiarato che occorre dialogare con la Regione in merito a questo tema.Passando ai temi politici, il ministro ha risposto alle critiche mosse nei suoi confronti riguardanti la presunta volontà di “defranceschinizzare la cultura”, sottolineando che non esistono ministri tecnici e ribadendo il suo ruolo all’interno di Fratelli d’Italia. Ha affrontato anche le polemiche sul suo linguaggio peculiare denominato “Giuliese”, affermando che certe satirizzazioni sono inevitabili ma vanno contestualizzate senza strumentalizzazioni.Riguardo ai cambiamenti nel Gabinetto ministeriale, Giuli ha elogiato Gilioli come un eccellente professionista e ha commentato i recenti avvicendamenti definendoli parte normale delle dinamiche interne a un ministero. Ha espresso apprezzamento per Valentina Gemignani come figura di grande qualità.Guardando al futuro, il ministro prevede l’avvio di un tavolo nazionale con i sindacati per affrontare le criticità presenti nel settore culturale. Infine, riguardo alla controversia sul tax credit oggetto dell’indagine della Guardia di Finanza segnalata dal Fatto Quotidiano, Giuli ha rivelato che il sistema informatico è stato recentemente oggetto di hackeraggio.

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