10 novembre 2024 – 12:15
La denuncia è stata lanciata dal sindacato. Attraverso una comunicazione scarna, la FilcamsCgil ha spiegato che Just Eat, multinazionale leader nel settore della consegna di cibo a domicilio, ha annunciato un drastico ridimensionamento del comparto di assistenza al cliente in Italia, con il conseguente licenziamento di circa 50 lavoratrici e lavoratori impiegati nella sede milanese. Questo rappresenta quasi un quarto della forza lavoro totale presente nella sede. Le motivazioni addotte dalla multinazionale, secondo i rappresentanti dei lavoratori, sono le solite: cambiamenti del mercato, risultati non allineati agli obiettivi e forte competitività. Just Eat ha risposto prontamente dichiarando che si sta svolgendo una revisione aziendale che coinvolge diversi mercati e confermando l’intenzione di esternalizzare la funzione del servizio clienti in Italia, avendo informato le organizzazioni sindacali in merito. Poiché siamo in fase di consultazione, al momento non possiamo fornire ulteriori dettagli. L’azienda assicura il supporto e l’assistenza a tutti i dipendenti coinvolti e si dichiara disponibile al dialogo con i sindacati per trovare la soluzione migliore possibile.Questa mossa da parte di Just Eat rappresenta un ennesimo segnale di tensione nel settore, dove i sindacati stanno vivendo una serie continua di crisi aziendali con migliaia di lavoratori licenziati e poche prospettive di reinserimento. Il lavoro finora svolto presso la sede milanese sarà trasferito all’estero, denunciano i sindacati. La riorganizzazione aziendale prevede l’utilizzo di personale estero a causa dei costi inferiori e della maggiore flessibilità oraria più adatta al modello economico dell’azienda. Questa delocalizzazione è considerata inaccettabile dai sindacati poiché comporterà retribuzioni più basse e minori diritti per i lavoratori, creando una situazione di grave dumping salariale tra gli impiegati.Di fronte a questa situazione critica, FilcamsCgil, FisascatCisl e Uiltucs si sono già mobilitate per cercare di evitare i licenziamenti e mitigare l’impatto sulle lavoratrici e sui lavoratori colpiti dall’esternalizzazione dei servizi da parte dell’azienda Just Eat.