Durante l’incontro con il Papa, Norberto Louis Har, 71 anni, ha espresso profonda gratitudine e emozione per aver avuto l’opportunità di essere ascoltato e di poter diffondere un importante messaggio: riportare a casa tutti coloro che sono ancora prigionieri a Gaza. Har, che è stato sequestrato da Hamas e successivamente rilasciato, ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare sulle condizioni dei prigionieri e sul loro diritto fondamentale alla libertà. Accanto a lui, Sharon Lifschitz ha condiviso la sua esperienza personale, dichiarando che suo padre è ancora nelle mani dei “terroristi” e ringraziando il Papa per la sua gentilezza e la promessa di pregare per loro.Il sostegno e l’impegno mostrati da Papa Francesco hanno suscitato speranza tra i presenti, con l’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede Yaron Sideman che ha assicurato che il Pontefice farà tutto il possibile per favorire il ritorno dei prigionieri a casa. L’incontro ha rappresentato un momento significativo di solidarietà e compassione verso coloro che sono vittime di conflitti e violenze in diverse parti del mondo.La presenza della delegazione di ostaggi israeliani liberati nei mesi scorsi ha evidenziato la necessità di continuare a lavorare per la pace e la riconciliazione tra le diverse comunità coinvolte nei conflitti in Medio Oriente. Il gesto del Papa nel ricevere e ascoltare le testimonianze dei sopravvissuti ha rappresentato un segno tangibile di vicinanza e supporto umanitario in un contesto segnato da tensioni e divisioni profonde.
Riportare a casa i prigionieri di Gaza: il Papa ascolta e promette aiuto
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