14 novembre 2024 – 15:45
Nel suggestivo scenario del palazzo di via dei Gigli 24, si è verificato un afflusso eccessivo di persone. Quando le autorità sono intervenute per i controlli, insieme ai vigili del fuoco, hanno contato ben 1286 partecipanti. Un numero nettamente superiore alla capienza massima consentita dalla Commissione di Vigilanza: 580 individui. Tale affluenza così elevata ha quasi impedito il passaggio nei corridoi. Gli inquirenti hanno anche scoperto che alcune vie d’uscita erano state aperte per permettere agli avventori di recarsi a fumare nel cortile interno.Sono trascorsi più di quarant’anni dall’incidente al cinema Statuto, la cui tragedia causò la morte di 64 persone. In seguito a quel drammatico evento, numerose procure italiane hanno ordinato ispezioni nei cinema, teatri, bar e ristoranti. Molti locali pubblici sono stati temporaneamente chiusi, altri definitivamente. È stato introdotto per la prima volta il concetto di norme sulla sicurezza: maniglioni antipanico, impianti elettrici conformi alle regolamentazioni vigenti, rilevatori di fumo e uscite d’emergenza.I controlli da parte delle forze dell’ordine proseguono costantemente. Solo nell’ultimo anno sono stati ispezionati dalla polizia 173 esercizi pubblici – tra bar, ristoranti, discoteche e locali di ritrovo – con l’applicazione di 202 sanzioni amministrative che hanno comportato una multa totale di 449 mila euro per i gestori. Sono stati sospesi i permessi in 22 locali della zona torinese e complessivamente sono rimasti chiusi per un totale di 343 giorni in un solo anno.Il Centralino, una delle discoteche più famose della città che riaprirà già questo fine settimana, rappresenta solo l’ultimo episodio simile. Nell’aprile del 2022 lo stesso destino era toccato al locale Vogue in via Andrea Doria: il numero dei presenti all’interno della discoteca superava più del doppio il limite stabilito dalla commissione di vigilanza.Molti gestori si concentrano sulla messa a norma del locale solo all’atto dell’apertura. Tuttavia è fondamentale mantenere nel tempo gli standard di sicurezza altrimenti ci si espone a gravi rischi – commenta il comandante provinciale dei vigili del fuoco Vincenzo Bennardo.