Un gesto di generosità e vicinanza ha illuminato i corridoi del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale SS.
Annunziata di Taranto.
Gli allievi carabinieri del 144° corso, con un’attenzione che va oltre il rigore dell’addestramento, hanno offerto un significativo contributo al benessere dei piccoli pazienti ricoverati, donando una PlayStation 5 e due Nintendo Switch.
L’iniziativa, che si radica in un precedente gesto di supporto dello scorso anno – quando furono consegnati due carrelli per la sala narcosi – testimonia un impegno profondo verso la comunità e un riconoscimento del ruolo cruciale del gioco e del divertimento nel percorso di cura.
La consegna, affidata al tenente Claudia Berbenni, al maresciallo Fabiana Augusta e al maresciallo Daniele Adzori, è stata un momento di commozione e partecipazione.
Accompagnata da una targa commemorativa e da automobiline dei carabinieri, pensate per i più piccoli, la donazione ha rappresentato molto più di un semplice regalo materiale.
Angela Giammarella, vicepresidente dell’AGTOE (Associazione Genitori di Taranto Onco Ematologia), ha descritto la visita come “speciale”, sottolineando l’emozione palpabile degli allievi carabinieri, che hanno espresso il desiderio di conservare vivo il ricordo di questa esperienza.
Il gesto dell’Arma non si è limitato a un aiuto concreto; ha offerto un abbraccio simbolico, una presenza rassicurante che ha alleggerito, almeno per un momento, le preoccupazioni e le paure legate alla malattia.
Questo tipo di iniziativa, che integra il supporto medico con il supporto psicologico ed emotivo, si rivela sempre più fondamentale per i bambini affetti da patologie oncologiche ed ematologiche.
Il gioco, l’interazione sociale, la possibilità di esprimere sé stessi attraverso attività ludiche, contribuiscono significativamente al processo di guarigione, rafforzando la resilienza e la speranza.
La vicinanza dell’Arma dei Carabinieri rappresenta un esempio tangibile di come la forza di un’istituzione possa declinare il suo ruolo non solo in termini di sicurezza e ordine pubblico, ma anche come portatrice di consolazione e speranza per le famiglie che affrontano sfide delicate.
Il ricordo di questa giornata, incisa nei cuori dei piccoli pazienti e degli allievi carabinieri, rimarrà un faro di positività e un’ancora di speranza per il futuro.










