Il governatore della regione di Valencia, colpita dalla devastante alluvione Dana, Carlos Mazòn, ha ammesso pubblicamente di aver commesso degli “errori” nella gestione dell’emergenza e si è sinceramente scusato. Ha dichiarato che non intende sfuggire alle sue responsabilità, anche se al momento non ha annunciato le dimissioni.Mazòn ha sottolineato l’importanza che il popolo valenciano abbia il diritto di conoscere i motivi per cui i protocolli di emergenza non sono stati efficaci nel mitigare le conseguenze catastrofiche della peggiore inondazione mai registrata in Spagna e una delle peggiori calamità naturali in Europa. Per questo motivo, il gruppo parlamentare del partito Popolare proporrà l’istituzione di una commissione d’inchiesta presso l’assemblea regionale al fine di fare piena chiarezza su quanto accaduto.Durante un’audizione presso le Corts regionali per spiegare i ritardi nell’allerta del rischio estremo di inondazioni, emessa dal governo regionale alla popolazione solo 12 ore dopo l’allarme rosso meteorologico lanciato dall’Agenzia meteorologica Amet e quando molte aree erano già state colpite dalle piogge torrenziali e dalle esondazioni dei fiumi, Mazòn ha espresso le sue condoglianze ai familiari delle vittime e dei dispersi causati da questa tragica inondazione, la più grave dal 1962.Nonostante le proteste fuori dall’Assemblea regionale con oltre trecento persone che chiedevano le dimissioni del governatore, Mazòn ha riconosciuto gli errori commessi nella gestione dell’emergenza e ha assicurato che non si sottrarrà alle proprie responsabilità. La sua determinazione a fare chiarezza sulla situazione evidenzia un impegno verso la trasparenza e la ricerca della verità per garantire che simili tragedie possano essere evitate in futuro.
Il governatore di Valencia ammette errori nella gestione dell’alluvione Dana
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