16 novembre 2024 – 12:01
Nel corso dei primi dieci mesi dell’anno in Valle d’Aosta si è registrata la dolorosa realtà delle dimissioni di ben 96 neo mamme, un dato che sottolinea l’esigenza urgente di affrontare le sfide legate alla conciliazione tra lavoro e famiglia. Questo fenomeno colpisce soprattutto i settori del turismo e dei servizi, nonché il privato in generale, mettendo in luce una situazione critica che persiste nonostante ci troviamo nel 2024. Katya Foletto, consigliera regionale per le Pari opportunità, ha evidenziato come i problemi legati alla genitorialità siano ancora lontani dall’essere risolti, con particolare riferimento alle 58 lavoratrici che hanno lasciato il loro impiego per motivi legati alla difficoltà di conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari. Le cause principali di queste dimissioni sono da individuarsi nella mancanza di supporto da parte dei parenti, nelle difficoltà nell’accesso ai servizi per l’infanzia come i nidi, nella resistenza dei datori di lavoro ad accettare forme flessibili di impiego come il part-time e nelle distanze geografiche che complicano ulteriormente la gestione della vita familiare e professionale. Dall’analisi dei dati emerge un dato significativo: solamente 38 padri hanno deciso di cambiare azienda al fine di trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia. È evidente la necessità di promuovere un radicale cambiamento culturale che favorisca una maggiore sensibilità verso le esigenze delle neo mamme e dei neo papà all’interno del contesto lavorativo. Il settore privato si conferma come uno degli ambiti più ostici per le neomamme, rappresentando la realtà in cui si registra il maggior numero di dimissioni dovute a problematiche legate alla genitorialità.
