16 novembre 2024 – 17:30
Luciano Di Marco e sua moglie Anna Bonanno, una coppia di Torino, sono stati arrestati con l’accusa di aver rapinato una gioielleria a Cerignola, in provincia di Foggia. Tuttavia, dopo un’accurata indagine e il supporto dei loro avvocati Domenico Peila e Giacomo Lattanzio, è emerso che non c’erano prove concrete a loro carico. Nonostante ciò, la Corte d’appello di Bari ha respinto la richiesta di risarcimento per l’ingiusta detenzione.Durante le indagini, Luciano e Anna hanno sempre sostenuto la propria innocenza ma alcune inesattezze nelle loro testimonianze hanno sollevato dei dubbi tra gli inquirenti. Nonostante avessero alibi solidi e testimoni che li avrebbero potuti scagionare, le autorità non hanno cambiato idea sulla loro presunta colpevolezza.Il 5 giugno 2019 Luciano è stato arrestato e trascorso 120 giorni in carcere, mentre Anna è stata posta ai domiciliari poiché aveva da poco partorito. Le commesse del negozio avevano riconosciuto i coniugi come autori della rapina ma una perizia antropometrica ha dimostrato che non erano compatibili con i veri colpevoli.Nonostante la decisione della Corte di appello, gli avvocati Peila e Lattanzio stanno preparando un ricorso in Cassazione per ottenere giustizia per i propri assistiti. La lotta per dimostrare l’innocenza di Luciano e Anna continua, nella speranza che alla fine possano essere completamente scagionati dalle false accuse che hanno segnato ingiustamente le loro vite.