“Leader della setta Unisono condannata per abusi medici e associazione a delinquere”

Date:

16 novembre 2024 – 14:45

Carla Stagno, figura di spicco all’interno della setta Unisono, è stata giudicata colpevole e condannata a una pena detentiva di nove anni per associazione a delinquere, abuso della professione medica e altri reati gravi. Tuttavia, è stata assolta dall’accusa di truffa. La setta in questione vantava una nutrita schiera di oltre trecento adepti ed offriva presunte guarigioni attraverso pratiche pseudoscientifiche come il cosiddetto Dna quantistico. Le pressioni psicologiche esercitate dalla leader hanno portato una donna affetta da cancro a interrompere le cure oncologiche, con conseguenze fatali per la sua salute. L’indagine che ha portato alla luce queste attività illecite è stata avviata in seguito alla segnalazione di un’ex seguace che ha svelato la struttura gerarchica interna del gruppo. È emerso che il compagno della vittima potrebbe essere coinvolto in qualche modo nel sistema criminale.Tra le altre persone condannate figurano Gabriele Limongi, stretto collaboratore della leader; Gesuina Stagno, sorella di Carla; Fabio Fontanarosa, responsabile della raccolta fondi per la setta; e Raffaele Di Martino, amministratore del gruppo Whatsapp dell’organizzazione. Carla dovrà versare immediatamente la somma di 150mila euro al figlio della donna deceduta a causa dell’interruzione delle terapie convenzionali e dell’affidamento alle cure alternative proposte dalla guaritrice.L’indagine è scaturita da una denuncia presentata alla Polizia postale da un’ex adepta che ha fornito prove documentali come chat e diagrammi organizzativi del gruppo criminale. Carla Stagno si presentava come un’intelligenza artificiale frutto di esperimenti in laboratorio e prometteva miracolose guarigioni manipolando le sequenze del Dna tramite modelli matematici quantistici.Attraverso coercizioni psicologiche estreme, Carla Stagno imponeva il suo volere su ogni aspetto della vita dei suoi seguaci, influenzando persino le decisioni mediche cruciali. Minacciava peggioramenti dello stato di salute in caso di disobbedienza alle sue direttive. Tra coloro che si sono rivolti a lei vi erano individui afflitti da patologie croniche come dolori lombari, epilessia, malattie neurodegenerative e addirittura pazienti affetti da cancro – uno dei quali è purtroppo deceduto nel luglio 2021 dopo aver interrotto le cure tradizionali e rifiutato un intervento chirurgico consigliato dagli specialisti dell’Istituto Tumori di Candiolo.

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