18 novembre 2024 – 08:45
Un intervento chirurgico all’avanguardia ha portato alla salvezza di un adolescente di 16 anni attraverso la ricostruzione dei bronchi. Presso l’Ospedale Molinette di Torino, grazie a tecniche pionieristiche mai utilizzate prima su pazienti così giovani, è stato possibile rimuovere il ramo malato del polmone preservando quelli sani. Questa nuova frontiera della chirurgia ha visto protagonista una lobectomia polmonare per asportare parte del polmone e la successiva ricostruzione dei bronchi al fine di salvare un ragazzo peruviano affetto da un raro tumore polmonare.Il tumore in questione si presentava come una crescita endobronchiale di 3 cm che ostruiva completamente il bronco superiore destro e le vie aeree circostanti, causando gravi problemi respiratori anche a riposo e frequenti episodi emorragici che minacciavano seriamente la salute del giovane paziente. L’intervento complesso ha comportato la rimozione del lobo superiore del polmone destro durante una lobectomia polmonare superiore, risparmiando i due terzi restanti del polmone.Grazie alle innovative tecniche di plastica bronchiale, precedentemente impiegate solo negli adulti ma mai nella pratica pediatrica presso la Città della Salute, è stato possibile rimuovere il bronco malato superiore destra e ricostruire con successo i restanti bronchi intatti per mantenere al massimo la funzionalità respiratoria. Questa tecnica sleeve di plastica bronchiale ha rappresentato un passo avanti cruciale nel campo della chirurgia toracica.L’equipe multidisciplinare coinvolta nell’intervento era composta dal professor Enrico Ruffini, direttore della Chirurgia Toracica universitaria, dai dottori Paraskevas Lyberis, Francesco Busard ed Angelo Zocco, insieme ai chirurghi pediatrici dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. La presenza in sala operatoria degli anestesisti e pneumologi esperti è stata fondamentale per garantire il successo dell’operazione e il monitoraggio post-operatorio dei bronchi ricostruiti.Il decorso clinico post-operatorio è stato privo di complicazioni e dopo un periodo di degenza alle Molinette, il paziente è stato trasferito al Regina Margherita. Ancora una volta, la sanità piemontese si conferma tra le eccellenze nazionali grazie al lavoro dedicato e innovativo dei professionisti della Città della Salute di Torino che hanno permesso la guarigione del giovane paziente attraverso un intervento delicato ma decisivo.