La tensione tra Russia e Ucraina è giunta a un punto critico con la decisione degli Stati Uniti di permettere all’Ucraina di utilizzare i missili Atacms per colpire il territorio russo. Il Cremlino ha risposto duramente, annunciando che ci saranno “risposte appropriate” a questa mossa. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha ribadito le parole di Vladimir Putin secondo cui un simile utilizzo di armamenti occidentali significherebbe una dichiarazione di guerra da parte dei Paesi Nato alla Russia.Peskov ha sottolineato che la posizione russa è stata chiaramente espressa da Putin e che l’Occidente e i fornitori di armi devono comprendere le conseguenze delle proprie azioni. L’avanzamento verso un conflitto aperto potrebbe portare a un’escalation delle tensioni già presenti, ma Mosca non rimarrà inerte davanti a tale minaccia.Putin aveva già avvertito in passato che l’utilizzo di missili forniti dalla Nato per attaccare la Russia dall’Ucraina sarebbe stato considerato un atto bellico diretto contro il paese. La presenza di specialisti militari stranieri necessari per l’impiego di tali armamenti mette ulteriormente in discussione la sovranità ucraina e potrebbe portare a decisioni drastiche da parte della Russia.Il presidente russo ha anche ventilato la possibilità di rispondere con missili posizionati strategicamente in zone sensibili del mondo, pronti a colpire i paesi responsabili dell’invio di armamenti all’Ucraina. La situazione si fa sempre più tesa, con entrambe le parti pronte a difendere i propri interessi con ogni mezzo necessario.
Tensione tra Russia e Ucraina: minaccia di guerra per l’utilizzo di missili Atacms.
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