18 novembre 2024 – 15:21
Nel corso del 2024, si è registrato un significativo aumento del 20,3% nella spesa sostenuta dalle famiglie valdostane per la tariffa dei rifiuti, posizionando così la Valle d’Aosta come la regione con l’incremento più consistente in Italia. La cifra media raggiunta quest’anno si attesta a 365 euro rispetto ai 303 euro dell’anno precedente.La Basilicata si colloca al secondo posto per l’incremento più marcato della Tari, registrando un aumento del 6,3%. A livello nazionale, la spesa media per le tariffe dei rifiuti si aggira intorno ai 329 euro, con un incremento del 2,6% rispetto all’anno precedente. Questi dati emergono dal Rapporto 2024 dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva.Il Trentino-Alto Adige si conferma come la regione più conveniente in termini di spesa per la gestione dei rifiuti urbani, con un costo medio di 203 euro. Al contrario, la Puglia risulta essere la regione più costosa con una cifra che supera i 426,50 euro e registra un aumento superiore al 4% rispetto all’anno precedente.Secondo quanto comunicato da Cittadinanzattiva attraverso una nota informativa, l’indagine condotta ha coinvolto le tariffe dei rifiuti applicate nei capoluoghi di provincia italiani nel corso del 2024. Il campione preso in considerazione è stato quello di una famiglia tipo composta da tre persone che possiede una casa di circa 100 metri quadri. I costi riportati includono l’Iva (ove prevista) e gli oneri provinciali aggiuntivi.Nel corso del 2022, la produzione pro capite di rifiuti urbani in Valle d’Aosta ha raggiunto i 616,1 chilogrammi mentre il tasso di raccolta differenziata si è attestato al 66,1%. Nel solo capoluogo regionale i dati sono leggermente inferiori con una produzione pro capite di rifiuti pari a 491,5 chilogrammi e un tasso di raccolta differenziata del 69,2%.
