Mostra “Poesia e Pittura nel Seicento: Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione” alla Galleria Borghese: connubio straordinario tra arte poetica e pittorica.

La mostra “Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione” alla Galleria Borghese rappresenta un’immersione affascinante nell’universo barocco, in cui l’arte poetica e pittorica si fondono in un connubio straordinario. Attraverso le opere del poeta fuggitivo Giovan Battista Marino, la mostra traccia un percorso emozionante che abbraccia le maestose creazioni rinascimentali e barocche di artisti come Tiziano, Tintoretto, Correggio, i Carracci, Rubens e Poussin.Il progetto espositivo, curato da Emilio Russo, Patrizia Tosini e Andrea Zezza, si propone di esplorare il legame profondo tra poesia e pittura nel Seicento italiano, un’epoca d’oro in cui l’espressione artistica raggiunse vette straordinarie. Le opere esposte dialogano con i testi poetici di Marino, svelando la sua intensa passione per l’arte visiva e narrativa.La mostra si articola in cinque sezioni avvincenti che si aprono con i capolavori di Correggio, Tiziano e Tintoretto per poi immergersi nella raccolta poetica de La Galeria di Marino. Attraverso opere come La Strage degli innocenti reinterpretate da artisti del calibro di Guido Reni, Giovanni Battista Paggi, Pietro Testa e Nicolas Poussin, la mostra offre uno sguardo privilegiato sul genio eclettico del poeta.Particolare attenzione è riservata a Poussin, artista scoperto da Marino a Parigi durante il suo soggiorno alla corte di Maria de’ Medici. La sezione dedicata all’Adone mette in luce il tema dell’amore tragico tra Adone e Venere attraverso opere emblematiche che hanno ispirato generazioni di artisti successivi.Incorniciata dalla Medaglia del Presidente della Repubblica, la mostra celebra l’eredità di Giovan Battista Marino come un luminoso esempio di sinergia tra bellezza poetica ed estetica figurativa. Un viaggio affascinante attraverso il fervore creativo del Barocco italiano che continua ad ispirare ed emozionare i visitatori ancora oggi.