27 novembre 2024 – 11:45
Il Festival del Cinema di Torino risplende di luminosi nomi che conferiscono un’impronta distintiva non solo all’evento stesso, ma all’intera città. Beatrice Borgia e Paolo Manera incarnano la coppia insolita del cinema piemontese: lei, presidente della Film Commission, lui, direttore dal carisma roccioso e anima ribelle. Insieme danno vita al Torino Film Industry, il ramo commerciale del Torino Film Festival. Il nuovo direttore Giulio Base ottiene il massimo dei voti per la sua gestione impeccabile. Le stelle da lui portate si aggiungono ad altri illustri nomi internazionali che scelgono il nostro territorio per le loro produzioni: Michael Mann, Matthew Vaughn, Johnny Depp, Vincent Cassel. Tre opere cinematografiche hanno una forte connessione con la città: il documentario su Pavese “Il mestiere di vivere” di Giovanna Gagliardo; “In ultimo” di Mario Balsamo ambientato in un hospice torinese; e l’omaggio a Daniele Segre. L’internazionalità permea l’aria e la città reagisce positivamente. È ora nostro compito integrare questi momenti per ottenere ricadute sempre più significative. Il settore commerciale del TFF ha registrato 1.500 accreditati quest’anno rispetto ai mille dell’anno precedente. La Regione ha recentemente stanziato 21 milioni in tre anni per sostenere le produzioni cinematografiche e televisive sul territorio, un investimento eccezionale e senza precedenti in Italia. In un periodo in cui le riprese sono rallentate dalle nuove normative sul tax credit, questa decisione rappresenta un segnale di straordinaria lungimiranza. L’assessore al bilancio Andrea Tronzano ha espresso il suo desiderio che Torino possa vantare un grande sistema di teatri di posa, proiettando così la città verso un futuro radioso nel mondo dello spettacolo cinematografico.