Roma Capitale ha avviato una riqualificazione radicale del suo patrimonio arboreo e del verde urbano, una sfida ambiziosa che mira a invertire decenni di sottodimensionamento e a restituire alla città una resilienza ecologica mai vista prima.
L’impegno, sostenuto da investimenti senza precedenti provenienti da risorse straordinarie come quelle giubilari e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si traduce in un’inversione di tendenza significativa rispetto al passato, quando un cronico deficit di manutenzione aveva compromesso la salute e la vitalità del verde cittadino.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato come, in questi primi quattro anni di operato, si sia assistito ad un incremento esponenziale sia dell’estensione del verde che del numero di alberi presenti in città, superando ogni precedente record.
Questa trasformazione non si limita alla mera piantumazione, ma abbraccia un approccio integrato che include la cura, la sostituzione mirata e la riqualificazione del suolo.
L’azione più immediata si è concretizzata in un piano di forestazione stradale di proporzioni storiche, con oltre 37.000 alberi già impiantati e l’obiettivo di raggiungere 70.000 entro la primavera del 2027.
Parallelamente, un’azione intensa è stata dedicata alla forestazione urbana, con l’introduzione di 115.000 piante forestali, mentre in collaborazione con la Città Metropolitana sono stati programmati 65 nuovi boschi, destinati a incrementare a 513.000 il numero totale di piante arboree in 18 nuove aree boschive urbane.
L’ambizione è di raggiungere un milione di nuovi alberi, di cui 700.000 a Roma, elevando il patrimonio arboreo cittadino da una base di 340.000 esemplari.
La gestione del verde implica, inevitabilmente, anche la necessità di abbattimenti, spesso oggetto di incomprensioni e polemiche.
Il Comune ha proceduto con 21.450 abbattimenti, comprensivi anche di specie infestanti, che, una volta depurate, si attestano intorno ai 19.000.
Questo numero, se contestualizzato con le quasi 37.000 nuove piantumazioni, genera un saldo positivo di circa 18.000 piante, il più elevato mai registrato nella storia di Roma.
L’aumento delle risorse finanziarie destinate al verde ha consentito un intervento preventivo e più capillare, con una media di un intervento ogni cinque anni per ogni albero, portando il totale a circa 70.000 interventi all’anno, rispetto ai soli 6.000 precedentemente realizzati.
Questi interventi non si limitano alla potatura, ma includono azioni specifiche per contrastare malattie e infestazioni, come il ciclo di endoterapia sui pini, con un primo ciclo completato e un secondo in corso di esecuzione su tutta la popolazione arborea di Roma.
L’approccio integrato mira a rafforzare la resilienza del verde urbano, rendendolo più capace di affrontare le sfide ambientali e di contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini.
L’impegno continuo è volto a trasformare Roma in una città più verde, più sana e più vivibile per tutti.






