Gli amici di Ramy Elgaml, il giovane diciannovenne tragicamente deceduto in un incidente stradale a Milano mentre era inseguito dai carabinieri, manifestano un profondo senso di rabbia e dolore. Non credono alla versione ufficiale fornita dalle forze dell’ordine e si sentono traditi da quanto accaduto. Durante un incontro con la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza nel quartiere Corvetto, hanno espresso il loro dissenso e la volontà di fare chiarezza sulla vicenda.In particolare, i ragazzi hanno sottolineato che non sono stati loro a provocare disordini nel quartiere, bensì individui provenienti da altre zone. Hanno discusso la possibilità di organizzare una pacifica manifestazione per chiedere giustizia per Ramy e stanno valutando la creazione di un’associazione a lui dedicata.La consigliera Rozza si è mostrata solidale con i giovani e ha promesso il suo sostegno per eventuali iniziative volte a fare luce sull’accaduto. Alcuni presenti hanno ribadito il desiderio di conoscere la verità su quanto realmente accaduto quella notte fatale.Le testimonianze dei presenti evidenziano discrepanze tra la versione ufficiale e quanto realmente avvenuto sul luogo dell’incidente. Si parla di video girati dai testimoni che potrebbero confermare le dinamiche dell’accaduto e dimostrare che l’auto dei carabinieri stava inseguendo lo scooter.Nonostante l’ira e la frustrazione per la perdita del loro amico, l’idea di creare un’associazione rappresenta per loro un modo positivo per canalizzare le emozioni negative in azioni concrete a beneficio della comunità locale. La rabbia viene così trasformata in una spinta costruttiva volta a onorare la memoria di Ramy e migliorare il quartiere in cui vivevano.
Amici di Ramy Elgaml: rabbia e dolore per la verità negata
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