“La vita di Roberto Rosso: tra l’attesa della sentenza e la fede ritrovata”

Date:

27 novembre 2024 – 19:45

Nella tranquilla mattina di ieri, alle 9.45, a Moncalieri precollina, il cancello della sontuosa residenza dell’ex onorevole Roberto Rosso si aprì lentamente. L’uomo era stato imputato per voto di scambio politico mafioso con due esponenti della ‘ndrangheta, un’accusa grave che avrebbe potuto portarlo dietro le sbarre per un anno in caso di condanna. Tuttavia, l’attesa sentenza della Cassazione prevista per quel giorno fu rinviata al 3 febbraio successivo, lasciando l’ex politico nell’incertezza.Seduto sul divano con il caminetto acceso, Roberto guardava il suo amato Akita Inu, Dylan, giocare tra le sedie e i tavolini. “Ho preparato la valigia,” disse sereno. “Ciò che mi spaventa di più è non poter più vivere da uomo libero e partecipare alla vita democratica del Paese per cui ho dedicato la mia vita.”Il pensiero del carcere lo tormentava: tornare in una cella sarebbe stata una prospettiva cupa e angosciante. “In galera le giornate sono tutte uguali,” rifletteva prima ancora che giungesse da Roma la notizia del rinvio del verdetto. “Devi sopravvivere, adattarti a una routine alienante e svegliarti all’alba con il suono dei manganelli sulle inferriate.”Nonostante la sua ferma convinzione nella propria innocenza, molti dubitavano della versione di Roberto Rosso. Il fatto che avesse pagato una somma considerevole a due affiliati della mafia in cambio di supporto elettorale faceva sorgere domande sulla sua condotta morale. Tuttavia, l’ex politico difendeva la sua azione come un atto dettato dalle circostanze: i soldi erano stati consegnati a un ex ufficiale dei carabinieri legato ai servizi segreti per proteggere una collaboratrice sotto pressione.Ma c’era qualcosa che aveva cambiato profondamente Roberto Rosso durante quel periodo turbolento: la sua fede. Aveva scoperto un legame spirituale intenso con Dio, trascorrendo ore in preghiera quotidiana e immergendosi nella lettura della Bibbia e del Vangelo come fonte di conforto e guida nel caos della sua esistenza tumultuosa.

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