Nel cuore di una storia intricata e toccante, la figura di Gertrude emerge come un raggio di luce in un periodo buio della storia. Se tutti credevano che fosse morta ad Auschwitz, la ricerca instancabile di Maria Grazia Lancellotti ha riportato alla luce la sua incredibile vicenda di sopravvivenza. Trudy, come affettuosamente viene chiamata, è stata salvata dalla generosità e dal coraggio dei coniugi Monaco, che avevano già protetto altre vite durante quegli anni terribili.Il destino di Trudy si intreccia con quello della famiglia Monaco a Regina Coeli nel 1944: il padre Isidor, destinato a Fossoli, riesce solo a consegnare la figlia alla premurosa Marcella prima di essere separato da lei. Senza conoscere la lingua polacca di Trudy, Marcella decide di accoglierla nella propria famiglia fino a quando la madre Fanny non riesce a riabbracciarla. La fuga verso gli Stati Uniti a bordo della nave Gibbons rappresenta per Trudy e la sua famiglia un barlume di speranza dopo mesi vissuti tra le angosce della guerra.Oggi, Gertrude vive negli Stati Uniti insieme al suo figlio Brian, testimoniando con la sua esistenza il potere della solidarietà umana e delle coincidenze che spesso determinano il corso delle nostre vite. Il legame tra Trudy e i discendenti dei coniugi Monaco è stato celebrato grazie all’impegno di Maria Grazia Lancellotti, aprendo le porte per l’onorificenza dei Monaco come “Giusti fra le Nazioni” presso lo Yad Vashem.In questo intricato intreccio di destini e vicende umane si riscontra una piccola giustizia anche per Isidor, che trovò la morte a Mauthausen anziché ad Auschwitz. Le storie commoventi di Trudy, dei coraggiosi coniugi Monaco e della Nave Gibbons sono solo alcune delle tante testimonianze raccolte sul sito ilcivicogiusto.com, che si prefigge di preservare queste preziose memorie per le generazioni future.
Raggio di luce in un periodo buio: la storia di Gertrude e dei coniugi Monaco
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