Borse europee in crescita: Madrid e Milano prime performer, Popolare di Sondrio sale del 7%

La giornata è stata caratterizzata da un clima positivo per le Borse europee, con notevoli incrementi registrati in diversi listini. Madrid si è distinta come la migliore performer, chiudendo con una crescita dell’1,1%, seguita da Milano che ha concluso in aumento dell’1,03% a 33.829 punti sull’indice Ftse Mib e con l’Ftse All share in crescita dello 0,99% a quota 35.992.Parigi ha segnato un rialzo finale dello 0,6%, mentre Londra ha registrato un aumento dello 0,5%. Francoforte e Amsterdam sono state più caute, ma comunque positive dello 0,2%. Lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali è leggermente diminuito, con il differenziale che ha chiuso a 119 punti base rispetto ai 121 all’avvio, mentre il rendimento del Tesoro si attesta al 3,24%.L’euro ha mostrato un lieve recupero (+0,2%) sul dollaro arrivando a quota 1,05. Il won sudcoreano ha invece subito una flessione dopo l’annuncio sorpresa della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol, scivolando ai minimi livelli dal ottobre del 2022 per poi recuperare terreno. I futures sulla Borsa di Seul sono in ribasso di circa un punto percentuale.Nel settore dell’energia il prezzo del petrolio è salito di oltre il 2%, superando i 70 dollari al barile; mentre il gas è in lieve calo sul mercato di Amsterdam con una chiusura dello 0,2% a 48,5 euro al Megawattora.Tra i titoli principali della Piazza Affari si evidenzia la performance della Popolare di Sondrio che è salita del 7% a quota 7.69 euro grazie anche ai report positivi come quello di Deutsche Bank che migliora le stime. La febbre da riassetto nel settore bancario sembra destinata ad aumentare dopo l’offerta di Unicredit su Banco BPM.Buone performance anche per Saipem (+2.8%) a quota 2.5 euro e Prysmian in aumento del due percentuale; Unicredit ha guadagnato dell’1.8%. Tim si mantiene piatta mentre Azimut e Italgas hanno registrato cali rispettivamente dell’1.5% e dell’1.6%.Nexi ha invece subito un significativo scivolone del 3.7% arrivando a quota di 5.6 euro dopo la corsa della vigilia.