Nel corso dei primi dieci mesi dell’anno in corso, si è registrato un totale di 491.439 denunce di infortunio, con una lieve crescita dello 0,4% rispetto allo stesso arco temporale del 2023 e un significativo calo del 17,5% rispetto all’analogo periodo del 2022. È emerso che gli incidenti in itinere sono stati i principali responsabili di questo aumento. In particolare, i casi mortali hanno raggiunto quota 890, con un incremento del 2,5%. Tuttavia, si è verificata una diminuzione dei casi fatali sul luogo di lavoro, scesi da 672 a 657, e un aumento di quelli avvenuti durante il tragitto casa-lavoro, passati da 196 a 233. I dati forniti dall’Inail evidenziano che l’impatto sugli occupati secondo le stime provvisorie dell’Istat è in diminuzione rispetto al 2019 sia per quanto riguarda gli infortuni (-12,0%) sia per i decessi (-5,1%). Rispetto all’anno precedente, si registra una riduzione dell’1,1% per i primi e un aumento dello 0,8% per i secondi. È preoccupante il dato relativo alle patologie di origine professionale denunciate che ha visto un incremento del 22,3%, attestandosi a quota 73.922 casi.
Denunce di infortunio in calo nel 2023: dati allarmanti sulle patologie professionali.
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