05 dicembre 2024 – 18:50
Durante l’ultima udienza, il legale di Roberto Parli ha difeso con fermezza il suo assistito dalle accuse mosse dalla Volpe, sottolineando la mancanza di prove concrete a supporto delle allegazioni della parte avversa. L’avvocata Laura Corbetta ha evidenziato come la ricostruzione della pm presenti numerosi errori e lacune nella raccolta delle prove a carico del suo cliente. Inoltre, ha sottolineato che mancano gli elementi di colpevolezza necessari per una condanna, come ad esempio l’abitudine alle condotte violente.La situazione si è ulteriormente complicata dal fatto che la Volpe ha denunciato Parli anche in Svizzera per gli stessi episodi, ma il procedimento giudiziario si è concluso con un’archiviazione delle accuse di diffamazione, ingiuria e minaccia. Nonostante ciò, la donna continua a mantenere una posizione ostile nei confronti dell’ex compagno e sembra determinata a ottenere giustizia attraverso il sistema giudiziario italiano.La questione diventa sempre più intricata considerando che le presunte violenze contestate non sono di natura fisica ma psicologica, rendendo ancora più complesso dimostrare la colpevolezza di Parli. La bambina di 9 anni coinvolta nella vicenda rappresenta un ulteriore elemento delicato da gestire in tribunale, poiché è fondamentale garantire la sua tutela e il suo benessere durante lo svolgimento del processo.Con l’avvicinarsi della prossima udienza e l’imminente emissione della sentenza da parte del tribunale, entrambe le parti coinvolte dovranno prepararsi a fronteggiare le conseguenze delle proprie azioni e decisioni. Resta da vedere quale sarà l’esito finale di questa dolorosa vicenda giudiziaria che ha messo fine a un’unione segnata da tensioni e conflitti irrisolti.