06 dicembre 2024 – 17:45
Un’operazione di traffico illecito di rifiuti ferrosi, pari a 54mila tonnellate per un valore stimato di 10 milioni di euro, è stata smascherata dalle forze dell’ordine a Torino. L’indagine denominata Black Scrap, condotta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia torinese, ha portato alla luce un intricato sistema criminale. Le indagini hanno preso avvio da un controllo fiscale nei confronti di una società canavesana attiva nel commercio e recupero di rottami industriali. Le Fiamme Gialle hanno scoperto una doppia contabilità digitale all’interno dei sistemi aziendali, che ha permesso di ricostruire transazioni illegali per oltre 54.000 tonnellate di materiale ferroso, gran parte delle quali pagate in contanti in violazione delle norme sulla circolazione valutaria.Le investigazioni hanno rivelato che le cessioni dei rifiuti ferrosi non rispettavano le normative ambientali e legislative vigenti. Complessivamente sono coinvolti 51 amministratori societari principalmente del nord Italia, accusati di varie ipotesi di reato. L’Autorità Giudiziaria ha concluso le indagini preliminari emettendo gli avvisi agli indagati. La Procura della Repubblica ha già richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari il processo ai presunti capi dell’organizzazione criminale responsabile del traffico illegale.Questa operazione dimostra l’impegno delle autorità nel contrastare fenomeni illeciti legati alla gestione dei rifiuti e mette in luce la necessità di un maggiore controllo e rispetto delle normative ambientali nel settore industriale. La cooperazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni giudiziarie è fondamentale per contrastare efficacemente il crimine organizzato e tutelare l’ambiente e la legalità economica del Paese.
