07 dicembre 2024 – 18:15
Nel cuore di Milano, tra le vie più rinomate come Santa Margherita, un gruppo di manifestanti vestiti di nero ha scatenato il caos lanciando fumogeni e petardi in direzione del prestigioso teatro della Scala, pochi istanti prima delle 17. Questo gesto di protesta, seppur non del tutto sorprendente, ha agitato la città in una giornata festiva segnata dall’attesa per l’inizio dello spettacolo. Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente con un dispiegamento massiccio di polizia e carabinieri, chiudendo le strade con transenne per garantire la sicurezza dei presenti.Il tradizionale presidio davanti alla Scala è stato sostituito quest’anno da un’imponente marcia promossa dal movimento pro Pal che ha visto la partecipazione attiva di sindacati Cobas, studenti e centri sociali. L’unica situazione di tensione si è verificata durante l’azione dei manifestanti vestiti di nero, ma fortunatamente non si è reso necessario l’intervento con cariche da parte delle forze dell’ordine.La giornata era già iniziata all’insegna della contestazione, con un blitz degli attivisti del centro sociale Cantiere davanti al teatro. Una ventina di giovani ha srotolato uno striscione provocatorio, acceso fumogeni e versato letame sul selciato su cui hanno poi posizionato le immagini della premier Giorgia Meloni, del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, del vicepremier Matteo Salvini e del presidente del Senato Ignazio La Russa. Prima di questo gesto clamoroso, i manifestanti avevano steso un tappeto rosso a simboleggiare il prestigio e l’eleganza associati alla Scala.Dopo l’esibizione provocatoria dei giovani attivisti, le autorità hanno identificato i responsabili attraverso le indagini della Digos e nei prossimi giorni saranno avviati procedimenti legali nei loro confronti. Questo episodio ha evidenziato una tensione latente nella società milanese e ha sollevato interrogativi sulla libertà d’espressione e sui limiti della protesta civile in una città ricca di storia culturale come Milano.
