35 i morti, i tamponi ora vanno al “Sacco” di Milano. La clinica di Saint Pierre pronta ad accogliere i malati.

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Conferenza stampa del 26 marzo. Le persone ricoverate, alle ore 17, sono 99: 75 nei reparti “Covid-19” e 24 in terapia intensiva. In totale i positivi sono 413: Aumentano però a 35 i decessi (tra i 60 e i 98 anni): di questi 31 morti in ospedale, 4 a casa. In isolamento, in tutta la Valle, ci sono 2486 persone. I sanitari contagiati sono 36, di cui uno solo ricoverato. “Oggi – spiega il dottor Luca Montagnani, direttore del Dipartimento di emergenza, anestesia e rianimazione dell’Usl della Valle d’Aosta – sono stati refertati soltanto 36 tamponi. Abbiamo però raggiunto un accordo con l’Ospedale Sacco di Milano e tra la nottata di ieri e stamane abbiamo inviato 190 tamponi di cui attendiamo risposta. Ne abbiamo già pronti 125 in partenza domani”. Il laboratorio di Aosta, in attesa della fornitura di reagenti, come nel resto d’Italia, esegue solo tamponi urgenti. Il problema dei tamponi è che i macchinari in uso presso il laboratorio analisi funziona con un tipo di reagente chimico (analisi dell’rna virale) che sta diventano di difficile reperibilità sul mercato a livello nazionale: per questo motivo stiamo valutando di acquistare altre apparecchiature”. E ha aggiunto: “Il momento è grave, siamo in difficoltà come tutte le regioni, ma ci impegniamo per dare il meglio”. Renzo Testolin, Presidente della Regione, ha parlato di rifinanziamento della Protezione Civile per l’acquisto del materiale necessario, di un’ordinanza che limita di fatto il trasporto pubblico (anche perché viaggia meno gente) e ha messo in evidenza i nuovi posti letto che saranno ricavati nella clinica di Saint Pierre: in pratica 35 posti letto in più, con possibilità di incremento, che serviranno ad ospitare i pazienti in via di dimissione, che sono guariti, ma che non possono essere mandati a casa in quanto bisognosi ancora di assistenza. Con la disponibilità di Saint Pierre i letti per malati di “Covid-19”, attualmente 130, aumentano, in dotazione ci saranno 5 ventilatori in più. Esauriti i posti a Saint Pierre c’è poi, in caso di necessità, l’ospedale da campo montato dalla Protezione Civile nell’area antistante il piazzale delle Funivie per Pila. Pio Porretta, coordinatore della Protezione Civile, ha parlato dei dpi, i dispositivi di protezione individuale: “Stamane siamo andati a soddisfare altre esigenze come quella della Lavanderia Industriale che si occupa del ritiro del materiale dalle strutture sanitaria, ma anche del Tribunale e dei Pompieri. Abbiamo una dotazione di 50.000 mascherine che sono, al momento, più che sufficienti. Siamo ora in attesa di 10.000 mascherine presidi sanitari, le cosiddette ffp2. Per i camici siamo a posto: ne abbiamo comprati 60.000 con un contratto quadro. Domani attendiamo del personale della Croce Rossa nazionale, un primo gruppo di otto fra medici e infermieri che verranno ospitati all’Institut Agricole che ha messo a loro disposizione 26 camere”. Il dottor Montagnani ha anche vivamente consigliato a chi avvertisse dei sintomi di contagio di evitare l’uso di antinfiammatori e antipiretici: “In caso di febbre e dolori – ha spiegato – assumere soltanto della tachipirina. Evitare gli altri farmaci che di fatto aumentano il numero dei recettori attaccabili dal virus”. Sul fronte dei controlli delle forze dell’ordine il bollettino dell’unità di crisi ne riporta 976 con 5 denunce.

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