09 dicembre 2024 – 18:40
Le indagini sull’incidente avvenuto presso la raffineria Eni di Calenzano continuano a procedere, gettando luce su un evento tragico che ha causato la perdita di almeno due vite umane e la scomparsa di altre tre. L’identità della prima vittima è stata confermata come Vincenzo Martinelli, un autista di autocisterne di 51 anni residente a Prato. Le autorità hanno reso pubblica una lista contenente i nomi dei cinque operai coinvolti nell’incidente: un operaio di 57 anni proveniente da Catania, uno di 62 anni originario di Napoli, uno di 49 anni della provincia di Novara, uno di 45 anni nato in Germania ma con radici italiane e infine un operaio di 45 anni originario di Matera. Tutti loro erano al lavoro durante le operazioni relative alle autocisterne nel momento dell’esplosione.Attualmente sono stati recuperati due corpi, ma l’identificazione del secondo cadavere non è ancora stata completata. Nel frattempo, tre lavoratori risultano ancora dispersi. Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione si è verificata durante il carico del carburante su una delle autocisterne. Il fuoco generato dall’esplosione si è rapidamente propagato coinvolgendo altri veicoli parcheggiati nelle vicinanze.I Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente riuscendo a contenere le fiamme e impedendo che si diffondessero ai serbatoi adiacenti. Eni ha comunicato ufficialmente che l’incendio è stato circoscritto alla zona delle pensiline per il carico senza coinvolgere i serbatoi principali. Sono attualmente in corso approfondimenti per determinare le cause dell’accaduto e valutare l’impatto ambientale derivante dall’evento catastrofico.