09 dicembre 2024 – 14:40
Sabrina Fina, una delle quattro persone coinvolte nella terribile strage di Francavilla Milicia, sembra essere al centro di un nuovo scandalo. Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, ci sarebbero state effusioni e baci tra lei e il suo avvocato durante un colloquio nella sala del carcere Pagliarelli a Palermo, dove è detenuta. Questa situazione ha portato ad una segnalazione da parte degli agenti di polizia penitenziaria all’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, dove il legale è iscritto, così come alla procura di Termini Imerese che sta conducendo l’inchiesta sulla strage.L’avvocato Franco Critelli ha respinto categoricamente le accuse, definendole una “macchina del fango” orchestrata contro di lui e la sua assistita. Tuttavia, i fatti sembrano essere piuttosto chiari: Sabrina Fina e il suo legale si sarebbero scambiati gesti affettuosi in maniera non appropriata durante un incontro in carcere. Non è la prima volta che il legale si trova al centro di polemiche del genere, dato che in passato aveva violato le regole portando cibo non autorizzato alla sua cliente.La strage di Altavilla Milicia rimane uno dei casi più sconvolgenti degli ultimi anni: Sabrina Fina e il suo compagno Massimo Carandente sono accusati insieme a Giovanni Barreca della tortura e dell’omicidio della moglie di quest’ultimo, Antonella Salamone, e dei loro figli Kevin ed Emanuel. Si parla di un vero e proprio “rito collettivo” descritto dagli inquirenti come un delirio mistico in cui tutti i partecipanti sembravano essere coinvolti.Inoltre, emerge che anche la figlia 17enne di Barreca e Salamone potrebbe aver avuto un ruolo attivo in questa tragedia familiare. Le confessioni della giovane rivelano una profonda crisi spirituale in cui si mescolano fede religiosa e oscuri impulsi demoniaci. La vicenda continua a suscitare orrore e sgomento nell’opinione pubblica per la barbarie dei fatti accaduti e per le intricate relazioni umane che hanno portato a tale tragico epilogo.