09 dicembre 2024 – 14:30
Il 2024 si è rivelato un anno funesto per le tragedie sul lavoro, con una serie di incidenti mortali che hanno scosso l’Italia. L’elenco delle sciagure si è allungato con l’esplosione del deposito di Calenzano, vicino a Firenze, che ha segnato l’inizio di un periodo nero. Le cronache raccontano di eventi drammatici: dalle vittime a Casteldaccia ai tragici decessi a Suviana, passando per le perdite umane nell’Esselunga fiorentina e fino alla terribile fine di tre lavoratori nella fabbrica abusiva di Ercolano.È stato proprio a Firenze che il 16 febbraio ha avuto inizio il macabro susseguirsi degli eventi, con la tragedia sul cantiere della costruzione del supermercato Esselunga: il crollo di una struttura in cemento armato ha causato la morte di quattro operai e un trasportatore, lasciando altri colleghi feriti. Meno di due mesi dopo, il 9 aprile, a Suviana nell’appennino bolognese, l’esplosione di una turbina nella centrale elettrica Enel ha provocato un incendio seguito da un’alluvione al nono piano con conseguente crollo del solaio. Sette lavoratori sono rimasti vittime mentre operavano per gli adeguamenti della centrale.Il 6 maggio cinque lavoratori sono deceduti a Casteldaccia nel Palermitano durante un intervento nelle fognature per conto dell’Amap società palermitana: la loro vita è stata spezzata mentre si trovavano in un tunnel raggiunto da un tombino esterno. E poi c’è stata l’esplosione nella fabbrica abusiva di fuochi d’artificio ad Ercolano, appena tre settimane fa il 18 novembre scorso, che ha portato alla morte di tre giovani.Questi drammatici eventi rispecchiano purtroppo la tendenza nefasta dell’anno, evidenziata anche dall’Inail: ben 890 denunce di morte sul lavoro in soli dieci mesi e quasi mezzo milione di denunce annuali per infortuni. Per quanto riguarda i decessi sul luogo di lavoro, l’Inail registra una diminuzione dei casi rispetto all’anno precedente (da 672 a 657), ma un aumento delle fatalità nel tragitto casa-lavoro (da 196 a 233).