Il quarto taglio dei tassi della Banca Centrale Europea è arrivato durante questa fase espansiva iniziata a giugno, ma i governatori si stanno già preparando per il futuro nel Consiglio che si riunisce domani, 11 dicembre. Si assiste a un confronto tra le posizioni delle colombe, che puntano a una riduzione più decisa del costo del denaro considerando le incertezze legate a Trump, ai dazi e all’instabilità politica in Francia, e i falchi che richiedono prudenza.Nell’agenda dei banchieri centrali per giovedì c’è la probabile decisione di abbassare ulteriormente il tasso sui depositi di 25 punti base, portandolo così dal 3,25% attuale al 3%. I mercati considerano questa mossa quasi certa, anche se c’è una minoranza che scommette su un taglio più consistente del mezzo punto percentuale, opzione che verrà comunque discussa. Le nuove stime sulla crescita e sull’inflazione fino al 2027 saranno presentate dalla presidente Christine Lagarde per supportare la decisione. Nonostante il terzo trimestre abbia registrato un +0,4% migliore delle previsioni, si prevede un ulteriore peggioramento della situazione economica che potrebbe favorire il raggiungimento degli obiettivi d’inflazione vicini al 2%.I falchi esortano alla cautela di fronte alle possibili conseguenze inflattive di una guerra commerciale basata sulle minacce di Trump. Essi mettono in guardia sul fatto che non saranno i tagli dei tassi ma le riforme a stimolare gli investimenti in Italia e Germania di fronte alla crisi industriale strutturale attuale. Inoltre suggeriscono di mantenere riserve per il futuro anziché agire precipitosamente ora.La Bce dovrà anche tenere conto dell’incontro della Federal Reserve l’18 dicembre e dei dati sull’inflazione in arrivo domani. Lagarde probabilmente si concentrerà sui rischi “al ribasso” eliminando il riferimento usato fino ad ottobre secondo cui i tassi rimarranno restrittivi finché necessario.I mercati osserveranno attentamente i segnali della Bce insieme alla valutazione dei voti dei membri del Consiglio per capire le prossime mosse dell’economia dell’eurozona. L’obiettivo potrebbe essere quello di mantenere un livello neutrale come auspicano i falchi poco sopra il 2%, oppure scendere sotto per stimolare l’economia come preferiscono le colombe tra cui Fabio Panetta della Banca d’Italia.Si evidenziano anche segnali negativi nell’economia italiana con calo dei prestiti a famiglie e imprese rispettivamente dello 0,2% e del 3,1% ad ottobre. Le incertezze politiche interne ed esterne rendono ancora più complesso il quadro economico europeo da affrontare nei prossimi mesi.
“La Banca Centrale Europea si prepara al quarto taglio dei tassi: colombe e falchi si confrontano sul futuro dell’economia europea”
Date: