Validati dal Comitato di Coordinamento i protocolli relativi alla somministrazione alimenti e bevande e al settore del benessere, necessari per la riapertura del 18 maggio
Oggi, giovedì 14 maggio 2020, alla presenza del Presidente della Regione Renzo Testolin e dell’Assessore agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti Luigi Bertschy, si è riunito il Comitato regionale di coordinamento per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, organismo che, come previsto dai vari decreti, sovrintende al tema della sicurezza sul lavoro in ambito regionale.
Il Comitato, incaricato dal Governo regionale di validare i protocolli discendenti che stabiliranno le regole per la riapertura dei singoli settori produttivi, ha esaminato e validato oggi i comparti la cui ripresa è considerata particolarmente urgente e cruciale per la nostra regione, ovvero la somministrazione alimenti e bevande e il settore del benessere, rappresentato dalle categorie di parrucchieri ed estetisti.
Il Comitato proseguirà nei prossimi giorni ad esaminare e validare tutti gli altri protocolli che perverranno da parte del Governo centrale, avendo cura di declinarne le sezioni sulla base delle caratteristiche peculiari della nostra regione, anche con il supporto delle parti sociali.
“In questa fase – spiegano il Presidente Renzo Testolin e l’Assessore Bertschy – è importante garantire la ripresa delle attività tenendo conto dell’andamento dell’epidemia e della tutela della salute dei lavoratori e dei clienti, puntando anche a una responsabilizzazione dei cittadini siano essi clienti o operatori: la salute di tutti deve essere un obiettivo comune.
I protocolli, oggetto dell’ incontro odierno, ci permettono di essere pronti per l’apertura prevista dal 18 maggio in avanti e hanno fornito elementi su cui è iniziato un proficuo confronto tra le parti che continuerà sui vari protocolli che dovremo adottare.
L’obiettivo comune rimane quello di accompagnare, in sicurezza, la ripartenza dell’intero sistema produttivo valdostano, tenendo conto delle singole peculiarità che caratterizzano il contesto produttivo valdostano“.